Il 12/6/1929 nasceva Anna Frank: ora un film porta i suoi ideali nel mondo di oggi!

Il 12/6/1929 nasceva Anna Frank: ora un film porta i suoi ideali nel mondo di oggi!

Il 12 giugno 1929, 92 anni fa, nella città tedesca di Francoforte sul Meno nasceva Anna Frank. E proprio nei pressi del suo compleanno – regalatole dal padre due giorni prima, il 12 giugno 1942 – si apre il diario che l’ha resa famosa in tutto il mondo:

“Venerdì 12 giugno ero già sveglia alle sei: si capisce, era il mio compleanno! Ma alle sei non mi era consentito d’alzarmi, e così dovetti frenare la mia curiosità fino alle sei e tre quarti. Allora non potei più tenermi e andai in camera da pranzo, dove Moortje, il gatto, mi diede il benvenuto strusciandomi addosso la testolina. Subito dopo le sette andai da papà e mamma e poi nel salotto per spacchettare i miei regalucci. Il primo che mi apparve fosti tu, forse uno dei più belli fra i miei doni. Poi un mazzo di rose, una piantina, due rami di peonie: ecco i figli di Flora che stavano sulla mia tavola quella mattina; altri ancora ne giunsero durante il giorno. (…) Ora devo smettere di scrivere. Diario mio, ti trovo tanto bello”!

Il Diario di Anna Frank

Con i genitori, Otto ed Edith, e la sorella Margot, di tra anni più grande, si era trasferita ad Amsterdam per sfuggire al clima di odio scatenato da Hitler, appena salito al potere in Germania; durante i due anni di vita clandestina Anna scriverà nel diario tutti gli avvenimenti, le paure, le speranze vissuti dentro il rifugio.

Una storia di straordinaria umanità, capace di sopravvivere al tempo e allo spazio, e che oggi trova nuove letture: Anna Frank è il simbolo di tutti i bambini che furono vittime della Shoah, certo, ma anche di coloro che oggi continuano ad essere discriminati. In questo senso la sua figura viene interpretata (da Ludovica Nasti, che incarna un personaggio ribelle e geniale) ne “Il nostro nome è Anna“, una produzione Studio Emme/Helix Pictures che cala gli ideali della vicenda originaria nel mondo dei nostri giorni.

Se Anna non richiama solo il dramma dei bambini uccisi durante il nazionalsocialismo, ma anche di tutti coloro che vivono al limite della società – vittime di indifferenza – scopo del progetto è quello di mostrare la banalità del male insita nelle abitudini mentali di una famiglia media italiana.

Il cortometraggio, che sta incontrando un importante successo in termini di critica di pubblico, racconta una storia che ci accompagna in quel viaggio straordinario che è la vita. Un grido che ci arriva dal passato per ricordarci che ognuno di noi ha il diritto alla libertà e a essere ciò che vuole.


CORTOMETRAGGIO – IL NOSTRO NOME È ANNA

Da un’idea di Federica Pannocchia, Presidente dell’Associazione di volontariato Un ponte per Anne Frank
Regia: Mattia Mura
Prodotto da: Studio Emme di Sergio Martinelli e Sara Martinelli e da Helix Pictures
​Distribuzione: Siberia Distribution
Sceneggiatura definitiva: Cristiana Bertolotti, Mattia Mura e Federica Pannocchia
Con protagonista Ludovica Nasti
Uscita: gennaio 2021