Intervista a Edoardo Tarantini

Quando hai scoperto la recitazione e soprattutto quando hai deciso di voler fare l’attore?
La recitazione l’ho scoperta quasi per caso, con uno spettacolo teatrale all’asilo. Però ho capito che quella era la mia strada e che volevo fare l’attore con un altro spettacolo teatrale: avrò avuto circa 4/5 anni. Il mio primo vero lavoro è stato un cortometraggio e da lì non mi sono più fermato.
Sarai nella seconda stagione di New School nel ruolo di Rudy, un personaggio pasticcione, generoso ma anche con intuizioni geniali. Quanto c’è di Edoardo in Rudy? 
In realtà di Edoardo in Rudy non c’è assolutamente nulla, forse un pò l’aspetto casinista, però per il resto è diverso da me, anche nel modo di vestire. Per esempio io sono molto attento alla moda, mentre lui va in giro con cose che non mettevo nemmeno a tre anni. E’ diverso da me anche nel modo di fare: io sono sempre casinista però non come lui, esuberante e vulcanico. Infatti quando sono andato al casting ho dovuto lavorare molto sul personaggio. Quando poi mi hanno preso sono stato contentissimo perché sono riuscito ad emozionare anche con un personaggio che non era il mio, che non mi somigliava. Tra l’altro, quando ho finito la prima serie e sono tornato a casa, ci ho messo un pò ad uscire dal ruolo: in pratica ero rimasto Rudy!
Quando reciti cosa vorresti che arrivasse al pubblico? 
Voglio che arrivi al pubblico la mia emozione perché secondo me un attore bravo è quello che riesce a provare emozione e a dare al pubblico quella stessa emozione che ha provato.
C’è un attore o un’attrice da cui prendi ispirazione? 
Osservo un pò tutti gli attori, ma il mio preferito è sicuramente Jack Nicholson. L’ho notato la prima volta in Shining, che è poi diventato il mio film preferito, diretto da Stanley Kubrick che tra l’altro è il regista che ammiro di più. Mi sarebbe tanto piaciuto lavorarci insieme … Ma ripeto, io osservo tutti gli attori, perché da un attore bravo si può imparare come bisogna recitare, da un attore meno bravo si può imparare come non recitare. In ogni caso sono sempre convinto che la migliore scuola di recitazione sia il set.
I tuoi sogni nel cassetto … ?
Il mio sogno è di essere il primo bambino al mondo a vincere l’Oscar. Non lo vedrei come una ricompensa ma una specie di riconferma della mia arte.