Non se n’è andato solo un grande, un grandissimo della musica italiana. Pochi sanno, infatti, che Franco Battiato ha frequentato – oltre a eccellere come cantautore, compositore, musicista, pittore – anche il mondo del cinema.
Le sue prime e occasionali comparse nel ruolo non accreditato di attore si datano agli inizi della sua carriera, quando recita nel film Baba Yaga di Corrado Farina (1973). Precisamente nel 2003, a 58 anni, Franco Battiato ha poi esordito nel ruolo più importante, firmando la regia del film “Perduto Amor“. Una produzione originale per tematiche e colonna sonora, che gli valse 6 candidature ai Nastri d’Argento del 2004 e una vittoria come regista esordiente. A seguire “Musikante“, sulla vita del compositore tedesco Ludwig van Beethoven, presentato nel 2005 alla Mostra del Cinema di Venezia. E poi “Niente è come sembra” e “attraversando il Bardo”, le sue ultime produzioni cinematografiche.
Il Battiato regista altro non ha fatto che continuare il lavoro fatto all’interno della dimensione musicale delle sue canzoni, con sovrimpressioni impensabili di linguaggio e suono, e con una ricerca continua di un senso che scavalchi appunto ogni costruzione premeditata. Un approccio sperimentale e avanguardista che in alcuni casi ha riscosso anche critiche e disapprovazioni, ma che di sicuro ha rappresentato un’altra sfaccettatura di questo straordinario, poliedrico artista italiano.