“Il muto di Gallura” conquista il Torino Film Festival!
Il lungometraggio – unico italiano in concorso alla rassegna – è il debutto alla regia di Matteo Fresi ed è un western incentrato su una faida – diventata poi leggendaria – ottocentesca.
“Il muto di Gallura” racconta la storia delle famiglie Vasa e Mamia, la loro faida causò la morte di oltre 70 persone. Bastiano Tansu – realmente vissuto – era un uomo sordomuto, maltrattato ed emarginato fino a quando la sua furia non diventa utile alla faida. L’assassinio di suo fratello Michele lo lega al capo fazione Pietro Vasa, che lo trasforma nell’assassino più temuto, conquistandosi il soprannome “figlio del diavolo“.
L’attore di Studio Emme, Marco Bullitta è Pietro Vasa:
“Subito ho divorato il copione, provando a dare con il mio accento sassarese un suono alle parole che piano piano riuscivo a decriptare da questa traduzione.“
La scrittura della pellicola è in gran parte in dialetto che riprende i toni del mito.
“Sapevo dell’esistenza di una mitologia intorno alla figura del muto di Gallura. Non avevo letto il romanzo di Costa, ma l’ho recuperato subito e indagato anche oltre perché ci sono diverse versioni dei fatti. Inoltre mi sono lanciato in una ricerca storica per conoscere meglio la Sardegna del tempo, con le sue regole, ed entrare così meglio in questo personaggio“.
Accanto a Marco, nel cast anche Andrea Arcangeli, Giovanni Carroni, Syama Rayner e tanti altri!
Le riprese del film si sono svolte interamente in Sardegna ed è ambientato tra i monti della Gallura, tra il 1849 e il 1855.
Il lungometraggio è prodotta da Fandango e Rai Cinema.
Siamo impazienti di vederlo, e voi?
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