A gennaio arriva a teatro Fiore nel cemento, con la talentuosa Margherita Rebeggiani e la regia di Simone Martino: un’opera drammatica che attraversa il buio della Shoah con la forza della musica dal vivo, portando sul palco storie di coraggio, dolore e speranza.
Non un semplice spettacolo, ma un viaggio nella memoria collettiva per ricordare, riflettere e costruire un futuro di consapevolezza.
La trama: Hanna ha quindici anni ed è una pianista di talento. È cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese, ma quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. Sua madre impazzirà dopo essere stata separata dal marito, e Hanna rimarrà sola con la sorella Erika ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz. Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare il pianoforte per il comandante del lager, una scelta sofferta per la povera ragazza. Una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà suo figlio, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà fare a meno di odiarlo con tutta se stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore.
Fiore nel cemento – prodotto da Spemme Production – è un grido di memoria: un musical che, di questo si può stare certi, non dimenticherai. Preparati a vivere un’esperienza teatrale unica e toccante; e poi, il talento di Margherita Rebeggiani è una ragione in più per correre in sala..