Intervista a Christian Roberto

Quando hai scoperto la recitazione e soprattutto quando hai deciso di voler fare l’attore?

Ho sempre avuto, sin da piccolo, la passione per la recitazione: amavo imitare personaggi famosi e imitavo le movenze di Michael Jackson, che tuttora è il mio idolo. Ho deciso di  voler  fare l’attore quando, a 9 anni, mi scelsero per fare Chicco nel musical La Bella e la Bestia, andato in scena al teatro Brancaccio.

Quando reciti cosa speri che arrivi di più al pubblico che ti guarda?

Quando interpreto un personaggio cerco sempre di essere il più vero possibile: metto sempre un pò di me stesso in ogni ruolo che interpreto. E’ proprio questo che voglio che arrivi di più al pubblico.

Se fossi un personaggio in cerca d’autore, quale saresti?

Mi piacerebbe trovare un autore  che  mi conosca bene e mi dia modo di portare molto di me dentro il personaggio, magari facendomi  interpretare un performer, di famiglia poco agiata e che, grazie ad un duro lavoro di studio, riesce a trovare fortuna affermandosi e diventando qualcuno di importante. Un artista che abbia la possibilità di aiutare tutti quei ragazzi bisognosi, che pur avendo talento, non possono permettersi gli studi.

Sta per iniziare La vita promessa, una nuova serie in 4 puntate diretta da Ricky Tognazzi. Tu vestirai i panni di Antonio: puoi svelarci qualcosa del personaggio che interpreterai?

Nella Vita Promessa interpreterò il ruolo di Antonio, uno dei figli di Carmela Carrizzo, interpretata da Luisa Ranieri. Antonio è il figlio che si sente un pò messo da parte e avverte di avere poche attenzioni da parte della madre. Per questo spesso si comporta un pò da ribelle combinando anche qualche guaio. Ho apprezzato molto vestire i panni di Antonio perché finalmente ho interpretato un ruolo un pò più da adulto e non più da bambino, come mi capitava fino a qualche anno fa.

Se ti chiedessimo qual è il tuo sogno nel cassetto, cosa risponderesti?

Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare un artista famoso e completo, come Michael Jackson, che è la mia più grande fonte di ispirazione: riusciva a cantare, ballare e recitare in modo eccelso. L’unica volta che sono riuscito ad unire tutte e tre le mie passioni è stato nel musical Billy Elliot, dove ho lavorato per 2 stagioni in tutti i maggiori teatri italiani.