Intervista a Simone Casanica #attoredellasettimana

Simone quando hai scoperto la recitazione e soprattutto quando hai deciso di fare l’attore ?

È nato tutto per caso, come accadono tutte le cose belle, grazie al lavoro che svolge mia madre (lavora al centro diurno psichiatrico di Rieti e svolge attività riabilitative tra cui il teatro con giovani ragazzi). Avevo sette anni e mi chiese di interpretare un personaggio. Da quel momento mi sono follemente, pazzamente innamorato di questo mestiere. Semplicemente è stato amore a prima vista: dopo dieci anni da quell’ evento non ho mai smesso. È quello che voglio fare nella vita, semplicemente non mi vedrei mai in nessun altro mestiere.

Dopo Don Matteo sei passato nel cast di un’altra fiction di grande successo “ CHE DIO CI AIUTI”, giunta alla sua quinta stagione. Puoi svelarci qualcosa del suo personaggio?

Avere una parte in Don Matteo è stato fantastico e lavorare con Terence Hill è stato veramente emozionante, ora lavorerò con Elena Sofia Ricci … un’altra icona e bravissima attrice … sono veramente felice. Il mio personaggio è un ragazzo difficile da trovare in giro al giorno d’oggi. Farebbe di tutto per aiutare i suoi amici e la sua ragazza, come infatti vedrete nella puntata.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Questo mestiere è il mio sogno che dopo tanti sacrifici pian piano sta diventando realtà. Continuerò a lottare con tutte le mie forze fino al raggiungimento completo di una formazione che serve per diventare un vero attore. L’attore deve essere poliedrico, deve saper fare tutto, deve avere una formazione completa: recitazione, canto ballo, dizione. Questo è il mio futuro: diventare un bravissimo attore capace di far tutto.

Raccontaci della tua formazione: dove si sta svolgendo, quali sono a tuo avviso gli insegnamenti imprescindibili?

Da sempre ho frequentato corsi di recitazione, doppiaggio, canto, ora frequento corsi nella mia agenzia STUDIO EMME.  Mi hanno aiutato a crescere sia personalmente che professionalmente. Imprenscindibili sono l’umiltà, il tanto lavoro e il mettersi in gioco: senza queste cose non si arriva lontano.

Quale percorso consiglieresti ad un aspirante attore?

Il percorso che consiglierei è solo lo studio, tanto studio, tanto sudore e non smettere mai di mettersi in gioco. Mai pensare di essere arrivato: un vero attore non smette mai di formarsi. Anche i più grandi, per calarsi nei panni di un personaggio, fanno sacrifici e continuano a formarsi. Ecco è quello che farò io …sempre!