Lo sguardo oltre il fango, in scena fino al 5 marzo
Ieri sera noi di Studio Emme siamo andati a vedere il dramma musicale Lo sguardo oltre il fango, che vede protagonista la nostra attrice Margherita Rebeggiani nel ruolo di Ziva, una bambina ebrea polacca di 11 anni, deportata insieme alla sua famiglia in un campo di concentramento.
Liberamente ispirato a “Il bambino con il pigiama a righe”, lo spettacolo nasce da un’idea del maestro Simone Martino e del poeta Lorenzo Cioce.
La regia invece è di Giovanni Deanna.
E’ in scena fino a domenica 5 marzo presso il Teatro Sala Uno (Piazza di Porta San Giovanni, 10 – Roma). La data del 3 marzo ha registrato addirittura un sold-out!
Ne “Lo sguardo oltre il fango” il dramma si trasforma quasi in un musical, in una continua alternanza tra dialoghi di fortissimo impatto emotivo e una colonna sonora intensa.
Quest’ultima è resa ancora più impattante dalla presenza, sul palco, di un terzetto di archi disposto in uno spazio assai suggestivo del palcoscenico stesso, fatto di mattoni a vista e situato nella navata centrale della cripta della Scala Santa, al centro della piazza di Porta San Giovanni.
Ziva, nel campo di concentramento, incontra Peter, coetaneo ma appartenente a un mondo completamente diverso dal suo e a lei inconsapevolmente ostile: Peter, infatti, è il figlio del comandante SS del Lager.
Tra i due nasce subito un’amicizia speciale, alimentata dalla forte sensibilità di questo bambino, che sembra quasi annullare ogni imprescindibile differenza, che sembra dare spazio solo ai sogni di due giovani, inconsapevoli dell’orrore che li circondava.
Un’oscura ideologia, quella nazista, simbolo di morte e di distruzione che portò, senza alcuna pietà, allo sterminio di ben 6 milioni di persone in nome di una svastica e del suo spietato Fuhrer.
L’uccisione degli ebrei è senza dubbio una pagina di orrore della storia umana, l’apice di una violenza inspiegabile e ingiustificabile, priva di ogni logicità.
Lo scopo dello spettacolo Lo sguardo oltre il fango è sicuramente di sensibilizzare le persone su una vicenda, quella appunto dell’Olocausto, piuttosto delicata della storia mondiale.
Ma la sensazione che ho avuto è che gli autori volessero portarci “con lo sguardo oltre”, riprendendo appunto le parole dello stesso titolo, cioè a una riflessione sulla possibilità di integrazione tra mondi lontani e talvolta anche opposti, attraverso uno scontro che può, perché no, trasformarsi in una possibilità di incontro.
Un tentativo, quello de Lo sguardo oltre il fango, di fondere tutte le differenze culturali, di religione, di etnia e poterne fare una cultura unica, da trasmettere universalmente.
Un vero e proprio modello di convivenza pacifica che annulli le disuguaglianze e ponga al centro del tavolo il rispetto per l’essere umano, il riconoscimento dei suoi diritti e soprattutto il libero arbitrio.
L’orrore della Shoah, del resto, chiama tutti in causa: nessuno può mostrarsi indifferente, nessuno può sentirsi privo di colpe quando si pronuncia questa parola.
Lo sguardo oltre il fango è, in questo senso, un appello a smuovere le coscienze: i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti ma noi non dobbiamo dimenticare.
Fonte foto: Pagina Facebook Ufficiale Lo Sguardo Oltre il Fango
INFO SPETTACOLO
IN SCENA AL SALA UNO TEATRO
PIAZZA DI PORTA SAN GIOVANNI, 10 – ROMA
CONTATTI: 06/86.60.62.11
MAIL: info@salaunoteatro.com
musicainversi@gmail.com
BIGLIETTI
INTERO: 15,00€ (+2€ di tessera del Sala Uno Teatro)
RIDOTTO UNDER 18: 12,00€ (+2€ di tessera del Sala Uno Teatro)
BAMBINI FINO A 10 ANNI: 10,00€
PROMOZIONE GRUPPI: INVIARE UNA MAIL A musicainversi@gmail.com