Sergio Martinelli, leader di Studio Emme, spiega qual è la strada da seguire per entrare a far parte del mondo del cinema e dello spettacolo

Sergio Martinelli, leader di Studio Emme, spiega qual è la strada da seguire per entrare a far parte del mondo del cinema e dello spettacolo

 

Il talent della celebre agenzia cinematografica romana Studio Emme dà un consiglio a chiunque voglia intraprendere una carriera nel mondo del cinema. Sergio Martinelli insegna che la strada non sempre è predefinita: la risposta è da cercare dentro ciascuno di noi. 

Uno dei sogni più diffusi al giorno d’oggi, soprattutto tra i giovani, è avere successo nel mondo dello spettacolo: si tratta di un mondo “scintillante”, in cui ognuno vorrebbe e desidererebbe ritagliarsi un piccolo spazio.

Ovviamente dietro questi riflettori abbaglianti ci sono tantissimi miti da sfatare.

Non è così facile come sembra, ragazzi e ragazze carissimi: in questo mondo non ci vuole solo fortuna, né serve necessariamente conoscere qualcuno.

Ci vuole impegno, volontà, dedizione e soprattutto studio. Tanto studio.

Per prepararsi a una carriera seria e di successo nella recitazione è bene iscriversi a un’apposita scuola.

La scuola, infatti, purché scelta bene e con accuratezza, è il solo ed unico luogo in cui un aspirante attore può imparare ed apprendere tutte le sfumature di quest’arte.

Quale potrebbe essere, del resto, la strada migliore per entrare nella macchina dei sogni se non quella di seguire un itinerario di preparazione professionale?

E’ chiaro che questo studio non deve essere fine a se stesso ma deve avvalorarsi del talento, dell’istinto, della persistenza e della fiducia che si ha nella propria persona.

Si tratta, in pratica, di quegli aspetti chiamati negli Usa “intangibles”, cioè particolare che non si possono vedere, né toccare ma che si percepiscono.

Nell’era del digitale però le cose si complicano: la concorrenza aumenta inesorabilmente, perché tutti sono più pronti e più sicuri.

E’ qui che, a mio avviso, dovete tirare fuori la prova del nove: la differenza la farà solo ed esclusivamente il vostro modo di adeguarvi alle difficoltà e alle situazioni che vi si presentano, mentre il lavoro e la costanza saranno due chiavi fondamentali per sperare in una carriera di successo.

Nella mia carriera ultratrentennale di talent scout ne ho visti passare tantissimi davanti ai miei occhi: alcuni non avevano il giusto talento, ad altri gliel’abbiamo tirato fuori, altri ancora non avevano la giusta dose di umiltà per incassare le vittorie e anche le sconfitte.

Per tutti questi motivi che vi sto raccontando ho deciso di fondare una mia scuola di recitazione, nella quale ho riversato tutta la mia esperienza nel campo.

Ma allora, cosa bisogna fare per diventare attori o attrici?

Sergio Martinelli ci aiuta a fare la scelta giusta.

Non prima di augurare a tutti voi lettori un felice 2018: quando l’anno nuovo si avvicina, si avvicinano anche nuove speranze. Non mi resta che augurarvi un anno davvero meraviglioso!

Per diventare attori bisogna necessariamente frequentare una scuola di recitazione? 

Il “per forza” non è un concetto che mi appartiene, lo trovo troppo restrittivo e soprattutto vincolante. Diciamo che è consigliabile, lo preferisco!

Potrebbe bastare un solo corso di recitazione per intraprendere la carriera di attori? 

A mio avviso no! In questo mestiere non si finisce mai di imparare. Inoltre la competizione è altissima per cui più si apprende e più si diventa professionali.

Esistono scuole che garantiscono una carriera di successo? 

Credo che chiunque prometta una carriera solo iscrivendosi alla propria scuola non è una persona seria. Anzi, diffidatene! Ci sono troppi fattori che determinano il successo o meno di un attore. Troppo pericolosa un’affermazione del genere. Quello che molti dimenticano è che spesso parliamo a ragazzi giovanissimi, i cui stati emotivi sono labili e soprattutto delicatissimi. Io ho un gran rispetto dei miei allievi, prima ancora che diventano tali.

Quale sarebbe, a suo avviso, la giusta cifra per una buona scuola di recitazione? 

Secondo me non può esserci una cifra di riferimento. Il costo infatti dipende anche da fattori quali ad esempio la struttura, le ore di studio, la valenza dei docenti, ecc. Diciamo che ognuno dovrebbe essere dotato di buon senso e guardare nelle proprie tasche prima di scegliere la scuola che intende frequentare. E’ sempre una questione di obiettivi!

Quali sono le materie che non dovrebbero mai mancare nell’offerta formativa di una scuola di recitazione? 

Sicuramente la pratica. Per questo ho creato dei workshop di recitazione appositi, gli unici in Italia con simulazione di set: ai ragazzi viene chiesto alla fine delle lezioni di mettere “in scena” il loro talento con un set cinematografico realizzato appositamente per loro. A fine corso, dunque, si ritroveranno un attestato e un video professionale realizzato da professionisti che li vede protagonisti. La mia scuola, inoltre, è l’unica a dare la garanzia di management: agli allievi più talentuosi viene infatti offerta la nostra rappresentanza artistica.

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