Studio Emme nasce da un’idea di Sergio Martinelli nel 1983. Un ragazzo che aveva già imboccato la strada dello spettacolo. In un ruolo defilato e con una posizione da backstage, un’inevitabile visione laterale gli ha permesso di scorgere degli spiragli prospettici inaspettati. Sergio Martinelli si era già affermato come fotografo e spesso gli capitava “di vedere in programmi e serie tv, attori e aspiranti attori, che avevo precedentemente fotografato”.
“Perché solo fotografarli e non rappresentarli”?
Una domanda che arriva a Sergio Martinelli improvvisamente, la cui risposta è così ovvia e naturale, che lo sorprende il fatto di non averla formulata prima. Una scintilla scoccata dall’immaginazione di un fotografo, che fino a quel momento aveva applicato il suo impegno solo nell’estetica della persona. Un aspetto fondamentale quello della rappresentazione esteriore, ma che lasciava a Sergio una sensazione di incompletezza.
“All’inizio non fu affatto semplice. Collaborai per un breve periodo con Mauro Mariani, famoso Talent Scout. Spesso ci recavamo insieme a Cinecittà per presentare a casting e registi il portfolio degli attori, che avevamo iniziato a rappresentare”. Ricordando quel periodo, Sergio Martinelli si sofferma nella descrizione di pesanti book rilegati con moltissime pagine in cartoncino. Numerose immagini di artisti con le più svariate caratteristiche ritratte prevalentemente in bianco e nero eppure “nonostante le mille difficoltà, rammento con molta nostalgia quel periodo. All’epoca, si aveva un contatto diretto con gli operatori dello spettacolo: incontri dal vivo, al contrario di oggi che viviamo in un periodo in cui la maggior parte delle attività si svolgono a distanza, al telefono o via mail”.
I primi passi del Management
Il primo incontro di Sergio Martinelli è con la Casting Director Rita Forzano, che subito decide di selezionare alcuni attori per una serie tv. In seguito conosce Riccardo Milani e Giacomo Campiotti, allora assistenti di Mario Monicelli. Saranno proprio loro a scegliere qualche attore dell’agenzia per il film I Picari, e da lì “le richieste iniziarono a diventare sempre di più, portando ottimi risultati”. Una serie di eventi che si susseguono molto velocemente, poiché “molti attori della mia Agenzia, prendevano parte a numerosi progetti televisivi e cinematografici. Nel giro di un biennio divenni l’agente più richiesto in Italia per quanto riguardava la gestione di attori minorenni”.
Il momento cardine è arrivato con l’ingresso di Sara Martinelli
“È stato subito un prezioso e determinante aiuto per la crescita dell’Agenzia”.
La famiglia di Studio Emme piano, piano si allarga, abbracciando nuove figure come Sara Martinelli, che si riveleranno essenziali per l’andamento dell’agenzia. Ma prima del suo arrivo, Sergio Martinelli si lancia nell’ambito del management rivolgendosi inizialmente a giovani interpreti, perché “avevo meno concorrenza. Erano poche le agenzie che si occupavano di attori minori, perciò si poteva avere più possibilità di successo”.
Tra gli attori allora minorenni, Studio Emme riesce a renderne noti moltissimi, tra i quali:
- Rosabell Laurenti Sellers
- Brando Pacitto
- Laura Adriani
- Andrea Pittorino
- Martina Pinto
- Maria Palma Petruolo
Gli attori e attrici che riescono a ottenere ruoli da protagonisti, cominciano ad accrescere la notorietà del Talent Manager. Ed è per questo che “nel bene e nel male, i vecchi casting si ricordano di me come punto di riferimento per la ricerca di giovani attori professionisti”.
Poco dopo, l’agenzia si conquisterà anche una certa notorietà nella gestione di attori e attrici adulti.
L’agenzia in continua crescita!
Questa è una delle caratteristiche imprescindibili dell’identità di Studio Emme: un dinamismo inestinguibile, che di anno in anno riconferma i molti successi ottenuti. Un forte proposito di sviluppo, che è riuscito e sta riuscendo “grazie alla professionalità e l’esperienza dei nostri agenti [Cristiana Bertolotti per gli adulti e Caterina Capodilista, assistente di Sara Martinelli per i minori] che si stanno occupando del management di attori professionisti e di attori internazionali”.
“Riteniamo che l’obiettivo più importante sia quello ancora da raggiungere”.